E’ su tutti i giornali, generando molta preoccupazione, la notizia che la Pfizer si sia ritirata dalla ricerca di nuove molecole per Parkinson e Alzheimer. Questo fatto però potrebbe essere dovuto da altri fattori, come la carenza di liquidità della casa farmaceutica dovuta alla scadenza del brevetto di Viagra e delle statine, oppure dal fatto che l’azienda pensi che arriverà seconda o terza sulla messa a punto di una molecola. Quindi nessuna resa alle demenze, anzi, alcune molecole sembrano in dirittura d’arrivo, con risultati che dovrebbero arrivare tra quest’anno e il 2023. Si sta lavorando su diverse molecole e puntano a colpire tre o quattro tra i maggiori presunti killer alla base della malattia. Ci sono studi in tutto il mondo, in Italia c’è Interceptor che punta a valutare chi potrà utilizzare i futuri farmaci e coinvolgerà 400 pazienti con lievi deficit cognitivi, tra 50 e 85 anni per valutare 7 marcatori. Si spera di identificare, dopo 3 anni di osservazione, quale sia il “marcatore” o l’insieme di “ marcatori” che possano predire l’evoluzione della malattia.
(Sintesi redatta da: Balloni Flavia)