I pazienti colpiti da demenza possono riconquistare il piacere della conversazione sbloccando il cervello in stand-by e ricordando nomi di cose e persone. Lo dimostra uno studio pubblicato sulla rivista Alzheimer’s & Dementia dalla Northwestern University nell’Illinois, Stati Uniti. La ricerca ha coinvolto 31 persone con demenza in fase iniziale o intermedia che manifestavano già i primi disturbi del linguaggio. Esse sono state sottoposti a otto sedute con un logopedista, che potevano poi contattare comodamente da casa propria attraverso una video chat. Tra una seduta e l’altra, i ricercatori hanno raccomandato anche la visione di alcuni filmati, l’uso di uno speciale taccuino e lo studio con schede didattiche. I pazienti hanno ripreso anche a leggere romanzi, con l’ausilio degli audio-libri, e hanno studiato delle frasi già formulate che potevano aiutarli nella vita di tutti i giorni. Dopo due mesi di terapia i ricercatori hanno potuto apprezzare notevoli risultati, soprattutto un ritardo nella progressione della malattia.
(Sintesi redatta da: Marcello Mamini)