Come affermato dalla Corte di Cassazione, con la sentenza numero 4558 del 22 marzo 2012, la retta per il ricovero in Rsa di persone affette da Alzheimer non deve essere pagata dal paziente né dai suoi familiari, in quanto tutte le spese per il ricovero sono a carico del Servizio sanitario nazionale.
Nella realtà però le strutture Rsa addebitano al paziente una parte dei costi del ricovero, ritenendo che tali costi riguardino la cosiddetta quota alberghiera. Prassi contestata dalla Corte di Cassazione, che ha affermato che per patologie gravi quali l’Alzheimer tutti i costi del ricovero assumono carattere sanitario, con la conseguenza che la relativa fruizione deve essere garantita a tutti dal Servizio sanitario nazionale.
La richiesta di pagamento avanzata nei confronti del paziente è pertanto invalida.
Il paziente ha quindi la possibilità di rifiutare il pagamento e, nel caso abbia versato somme alla struttura Rsa, ha la possibilità di richiedere il rimborso di tali pagamenti.
(Fonte: tratto dall'articolo)