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Carrino Antonella

Alzheimer: cura e diagnosi possono essere ad una svolta

28-03-2018

Uno studio, pubblicato sul Journal of Alzheimer's Disease,  potrebbe aprire nuove prospettive alla diagnosi precoce e alla cura dell’Alzheimer. Due ricercatori italiani (Annalena Venneri e Matteo De Marco) dello Sheffield Institute for Translational Neuroscience (SITraN), in Gran Bretagna, hanno scoperto che c'è un collegamento tra il malfunzionamento di una piccola regione del cervello, l'area tegumentale ventrale (VTA) e l'insorgere dell'Alzheimer. Eseguendo test cognitivi e risonanze magnetiche 'ultrapotenti' su pazienti con Alzheimer, soggetti con declino cognitivo lieve e persone sane, hanno verificato che c’è una correlazione significativa tra dimensioni e funzioni (capacità di produrre dopamina, 'neurotrasmettitore' fondamentale per il cervello) della VTA con le dimensioni dell'ippocampo e le funzioni cognitive dell'individuo. Più piccola è la VTA, minori risultano le dimensioni dell'ippocampo e la capacità del soggetto di apprendere e ricordare. Si tratta del primo studio che ha dimostrato questo collegamento negli esseri umani.

(Sintesi redatta da: Carrino Antonella)

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Autore (Cognome Nome)Carrino Antonella
Casa Editrice, città
Collana
Anno Pubblicazione2018
Pagine
LinguaItaliano
OriginaleNo
Data dell'articolo19000101
Numero
Fontewww.quotidiano.net
Approfondimenti Onlinewww.quotidiano.net/benessere/alzheimer-cura-cause-1.3813502
Subtitolo in stampa28-03-2018
Fonte da stampare(Sintesi redatta da: Carrino Antonella)
Volume
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Carrino Antonella
Parole chiave: Malattia di Alzheimer Prevenzione Ricerca