Le parole che si susseguono in questo volume, sono dettate dalla conoscenza e dal ricordo di intere giornate passate ad ascoltare, osservare, consolare, intervenire, studiare nuove modalità, aggirare ostacoli, pensare, ridere e lavorare insieme.
Forse questa è la cosa che trasparirà maggiormente al lettore: il team, il suo valore, la sua forza per giungere all'obiettivo di questo approccio assistenziale che racchiude la voglia di fare stare bene il malato e il suo caregiver.
La descrizione delle attività occupazionali e del loro valore, vuole significare le potenzialità che risiedono ancora in questi malati e che si deve andare a scoprire come se si stesse facendo una caccia al tesoro. Il premio finale è proprio permettere che questo tesoro emerga: non per chi opera bensì per il detentore del tesoro stesso, il malato.
La veridicità delle pagine e non la voglia di creare un ulteriore manuale teorico sulla malattia di Alzheimer, deriva proprio dalla consapevolezza che ogni persona che si avvicina alla malattia innanzitutto si documenta ma, poi, arriva il giorno di attivarsi realmente e iniziano i dubbi, le paure, le incertezze.
È capitato a tutti e capiterà sempre, ma forse con uno spirito diverso dopo questa lettura: solidarietà tra le pagine per ciò che si andrà a fare, condivisione di alcune problematiche, certezza che se ci si impegna si può riuscire. Forse una sorta di spalla virtuale su cui appoggiarsi nei momenti di desolazione e stanchezza sapendo che passeranno.
Il volume continua la piccola serie dedicata ai temi più importanti ed attuali del lavoro nelle strutture socio-sanitarie per anziani, ideata e coordinata dal comitato esecutivo dell'A.N.S.D.I.P.P. (Associazione Nazionale del manager del Sociale, Direttori e Dirigenti di Istituzioni Pubbliche e Private in ambito assistenziale, socio-sanitario ed educativo - www.ansdipp.it). (Fonte: www.maggiolieditore.it)