La malattia di Alzheimer, descritta per la prima volta nel 1906 è la demenza più frequente nell’età avanzata. Probabilmente non ci sarà mai una cura dei disturbi della demenza, perché ripristinare le aree del cervello alterate o distrutte difficilmente si potrà mai fare, mentre è più realistico sperare di trovare il modo di bloccare la progressione delle lesioni. Anche il discorso della prevenzione per ora non ha portato risultati nonostante siano state individuati alcuni stili di vita o ambienti che favoriscano l’insorgere della malattia, ma sempre con una modesta rilevanza scientifica. Al contrario di quanto accade di solito, i tanti dati e informazioni immagazzinati non hanno portato a soluzioni sull’insorgere della malattia. Anche con i farmaci non si sono raggiunti i risultati sperati e nel 2016 due delle maggiori industrie farmaceutiche hanno interrotto le ricerche perché dopo 30 anni e investimenti di miliardi di dollari, non ci sono stati risultati. I tentativi per curare l’Alzheimer vanno avanti da un secolo e ancora non si hanno risultati, e può essere considerata una débâcle senza paragoni nella storia della scienza.
(Sintesi redatta da: Balloni Flavia)