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Dusi Elena

Alzheimer, da un anticorpo la nuova speranza

www.repubblica.it, 01-09-2016

Un nuovo farmaco l'aducanumab si è rivelato capace di ridurre in maniera giudicata "significativa” dai ricercatori, l’accumulo della proteina beta-amiloide nel cervello, la proteina considerata  causa della demenza e dei problemi di memoria tipici della malattia di Alzheimer, contro la quale oggi non esistono cure efficaci. Nonostante la rivista Nature, nel pubblicare i risultati incoraggianti ottenuti, li presenti come un passo che potrebbe essere decisivo nella lunga lotta per sconfiggere la malattia, i neurologi si dimostrano molto più contenuti nei loro giudizi. Non tutti, infatti, sono d'accordo nel considerare la proteina beta-amiloide responsabile dei disturbi cognitivi e questo nuovo farmaco non ha dimostrato di ridurre i sintomi e contrastare la demenza. Come aveva sottolineato in un precedente articolo la rivista medica inglese The Lancet "le proteine beta-amiloide e tau sono effettivamente presenti nella maggior parte dei cervelli colpiti da demenza, tuttavia i ricercatori non sono così sicuri che la relazione sia puramente di causa-effetto". Piuttosto sempre più evidenze "suggeriscono che lo stile di vita giochi un ruolo importante, con diabete, obesità, attività fisica e mentale, fumo e dieta". Insomma, solo approfondimenti e ulteriori studi potranno dare le risposte che tutti attendono.

(Sintesi redatta da: Laura Rondini)

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Autore (Cognome Nome)Dusi Elena
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LinguaItaliano
OriginaleNo
Data dell'articolo2016-09-01
Numero
Fontewww.repubblica.it
Approfondimenti Onlinehttp://www.repubblica.it/salute/2016/08/31/news/alzheimer_allo_studio_un_nuovo_farmaco_promettente-146959045/?ref=HREC1-24
Subtitolo in stampawww.repubblica.it, 01-09-2016
Fonte da stampare(Sintesi redatta da: Laura Rondini)
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Dusi Elena
Parole chiave: Malattia di Alzheimer Ricerca