E’ una cellula presente nell’ intestino la nuova speranza nella lotta contro la malattia di Alzheimer. Uno studio, condotto e coordinato dai ricercatori Giovanni Sarnelli della Federico II e Giuseppe Esposito de La Sapienza, ha dimostrato che le cellule gliali isolate dall’ intestino mediante un semplice intervento di appendicectomia e poi trapiantate nel cervello di ratti con gravi alterazioni nervose, hanno la capacità di “ripulire” il cervello dalla Beta-amiloide, ovvero una delle proteine che portano alla degenerazione che sta alla base dell’Alzheimer. Lo studio potrà fornire nuovi approcci terapeutici nel campo della medicina rigenerativa e dei trapianti e, per la prima volta, individua nel sistema nervoso dell’intestino una fonte di facile accesso a cui attingere per il trattamento di gravi patologie neurodegenerative.
(Sintesi redatta da: Maria Gabriella Macheda)