Secondo un recente studio l’assunzione moderata di caffè, 3-5 tazzine al giorno come indicato dall’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare (EFSA) nel suo parere sulla sicurezza della caffeina, viene associata nella letteratura scientifica a una serie di benefici fisiologici e può far parte di una dieta sana ed equilibrata e di uno stile di vita attivo.
L’ISIC (Institute for Scientific Information on Coffee) ha pubblicato la terza edizione del report Le cose buone della vita: il consumo di caffè può ridurre il rischio di sviluppare l’Alzheimer? che raccoglie le più recenti evidenze scientifiche su consumo di caffè e morbo di Alzheimer di cui soffrono 26 milioni di persone al mondo.
La caffeina, contenuta nel caffè, inoltre ha mostrato di ridurre due marcatori tipici dell’Alzheimer: l’accumulo del peptide beta-amiloide, e la iperfosforilazione di proteina tau9. Inoltre ridurrebbe anche la morte dei neuroni, soprattutto nelle aree del cervello che giocano un ruolo nella memoria10. Infine, come neuro-stimolante, produce elevati livelli di acetilcolina11.
(Sintesi redatta da: Vincenzo D'Amuri)