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Alzheimer e deficit cognitivi. Migliora la diagnosi con PET

www.clicmedicina.it, 11-07-2018

Sono stati individuati, in due studi differenti, due nuovi biomarker che faciliterebbero la valutazione, tramite PET, del decadimento cognitivo lieve. Nel primo caso, David Wolk e colleghi, dell’Università della Pennsylvania, hanno valutato la capacità del flutemetamolo F18, un tracciante della beta-amiloide, e altri biomarker, nel valutare il rischio di progressione da aMCI a probabile malattia di Alzheimer in 232 pazienti. Alla fine dello studio, il 53,6% dei pazienti con risultati positivi alla scansione era progredito alla diagnosi di probabile Alzheimer, rispetto al 22,8% dei pazienti con risultati della PET negativi. Il tasso di progressione annuale era in media del 12,1% ed era più alto nei pazienti con scansione positiva (17,5%) rispetto a quelli con risultati di scansione negativa (7,9%).

(Fonte: tratto dall'articolo)

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LinguaItaliano
OriginaleNo
Data dell'articolo2018-07-11
Numero
Fontewww.clicmedicina.it
Approfondimenti Onlinewww.clicmedicina.it/alzheimer-deficit-cognitivi-migliora-diagnosi-pet/
Subtitolo in stampawww.clicmedicina.it, 11-07-2018
Fonte da stampare(Fonte: tratto dall'articolo)
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