Uno studio pubblicato su Neurology dai ricercatori della University of Wisconsin–Madison (Usa), rivela un legame tra i disturbi del sonno e la presenza di marcatori biologici dell’Alzheimer nel fluido cefalorachidiano (che si trova nel midollo spinale).
I ricercatori hanno controllato non solo i livelli della proteina amiloide durante le fasi del sonno, ma anche di quella Tau, che si trova nei grovigli di neuroni che caratterizzano la patologia; inoltre hanno verificato i segni di danneggiamento o infiammazione delle cellule cerebrali, cioè tutti marker che servono per identificare l’insorgere dell’Alzheimer.
(Sintesi redatta da: De Felicis Dario)