Sono migliaia le persone, oltre 400 solo in provincia di Macerata dove, nei dodici comuni più colpiti, un terzo dei 15 mila abitanti ha oltre 65 anni. Perdendola casa, i malati hanno smarrito anche quel poco di identità e di memoria delle cose che gli restava. Il tema sarà affrontato al convegno nazionale sui centri diurni Alzheimer (16-17 giugno)da Manuela Berardinelli, presidente dell'associazione Alzheimer uniti Italia onlus che parlerà dei vissuti drammatici di chi ha subito il terremoto offrendo anche un panorama di cose pratiche fatte e da fare.“Chi paga maggiormente il prezzo del terremoto sono gli anziani e i malati - scrive Berardinelli - La perdita della casa è una ferita pratica ed emotiva che non si rimargina. Per chi soffre di demenza tutto si amplifica e si complica. La memoria non ha più coordinate, non resta più niente in cui riconoscersi”. Solo una delle cinque case di riposo dell’area è agibile mentre a Camerino esiste un unico centro diurno Alzheimer che ospita tra i 20 e i 30 malati alternandoli durante la settimana.
(Sintesi redatta da: Carrino Antonella)