Anche se Pfizer e Merck si sono ritirate dalla ricerca sull'Alzheimer, molti altri continuano come la Biogen, Eli Lilly, Roche, Boehringer, Eisai, AstraZeneca. Le sperimentazioni sono incentrate sul tentativo di bloccare la formazione delle placche amiloidi, una delle cause della malattia, attraverso nuovi farmaci. Gli studi sono in totale 190, e le prime risposte dovrebbero arrivare nel 2019. Le soluzioni potrebbero però arrivare anche dalle piccole società di biotecnologia, che sviluppano biofarmaci, molecole capaci di innescare nell'organo bersaglio molti effetti terapeutici, spesso combinati e sinergici. Ci sono inoltre i farmaci cellulari, cioè cellule usate come farmaci, che possono “leggere” il sistema danneggiato ed effettuare interventi atti alla riparazione.
(Sintesi redatta da: Balloni Flavia)