La stimolazione magnetica transcranica potrebbe aiutare i pazienti affetti da malattia di Alzheimer a contrastare una delle conseguenze più caratteristiche e precoci della patologia: la perdita di memoria. A questa conclusione è giunto un gruppo di ricercatori della Fondazione Santa Lucia IRCCS guidati dal dottor Giacomo Koch. Nello studio, pubblicato sulla rivista scientifica NeuroImage, è emerso che i pazienti trattati con sedute di stimolazione cerebrale riacquistavano il 20 per cento della capacità di tenere a mente gli eventi. Ne parliamo con il professor Alberto Albanese, neurologo di Humanitas.
(Fonte: tratto dall'articolo)