La rivista Lancet Public Health ha pubblicato il più grande studio mai portato a termine sulla demenza precoce (prima dei 65 anni). Condotto da un team internazionale di ricercatori franco-canadesi, la ricerca ha analizzato abitudini e stato di salute di oltre un milione di francesi ricoverati tra il 2008 e il 2013 con una diagnosi di demenza. Di questi circa 57.000 avevano avuto una demenza precoce e nel 57% dei pazienti alla neurodegenerazione era associata una storia di consumo di alcol considerabile ai limiti dell'alcolismo (60 grammi di alcol al giorno per gli uomini, 40 per le donne). L'alcolismo come fattore di rischio della demenza suggeriscono i ricercatori - evitabile con un corretto stile di vita dal singolo - deve essere motivo di attenzione particolare per le autorità mediche perché potrebbe consentire di diagnosticare anticipatamente casi di demenza precoce, soprattutto fra gli uomini. Infatti circa il 70% delle forme giovanili di demenza riguarda i maschi. Al contrario, nella demenza senile le donne sono circa i due terzi del totale.
(Fonte: tratto dall'articolo)