Le principali forme di demenza possono avere un’origine neurodegenerativa, derivare da patologie acute o croniche dei vasi sanguigni cerebrali, le cosiddette vasculopatie cerebrali, o una combinazione delle due.
Oggi si sa che ictus o eventi traumatici possono aumentare il rischio di sviluppare una demenza, tuttavia ancora non è chiaro come i microdanni vascolari ripetuti e la difficoltà di perfusione dell’encefalo dovuta a una vasculopatia dei piccoli vasi, la cosiddetta arteriolosclerosi, contribuiscano all’Alzheimer.
Ora un ampio studio appena apparso su Lancet Neurology mette in luce una correlazione tra la patologia dei piccoli vasi e la demenza di tipo neurodegenerativo. Il lavoro è stato condotto su ben 1143 cervelli donati alla ricerca di cui 478 con Alzheimer. L’analisi post mortem del tessuto cerebrale dei pazienti ha mostrato che 445 soggetti (il 39% del totale) avevano un’aterosclerosi da moderata a severa e che 401 (il 35%) aveva una patologia dei piccoli vasi, la cosiddetta arteriolosclerosi.
(Fonte: tratto dall'articolo)