Un nuovo farmaco, ha dimostrato la capacità di rimuovere le placche di Amiloide tossica, la principale proteina abnorme A-42, responsabile della morte dei neuroni nel cervello e, quindi, dello sviluppo dell’Alzheimer. I risultati sono stati annunciati ad Alzheimer’s Association International Conference (AAIC 2018), a Chicago e riguardano lo stadio iniziale dell’Alzheimer (lieve decadimento cognitivo, o lieve demenza, entrambe provocate dal morbo di Alzheimer). Sono stati coinvolti 800 volontari in settanta siti, tra Europa, Asia, Americhe con disturbi provocati nello stadio iniziale della demenza ( difficoltà di concentrazione e di soluzione di problemi funzionali, disorientamento nel tempo). Il punteggio al test cognitivo MMSE era tra 22-30. I volontari trattati col nuovo farmaco hanno riacquistato abilità cognitive già dopo 6 mesi di terapia. La deposizione di Amiloide non è stata bloccata , ma la sua concentrazione si è ridotta fino a diventare irrilevante. Il farmaco, somministrato per via endovenosa, ha agito anche sulla proteina tau, anche essa coinvolta nello sviluppo della malattia.La sperimentazione clinica è di Neurology Business Group, Eisai Co.
(Sintesi redatta da: Carrino Antonella)