Dopo la Merck, anche la Pfizer ha deciso di abbandonare la loro destino i malati di Alzheimer e Parkinson. Non finanzierà più la ricerca per i farmaci contro le malattie neurovegetative. Rubinetti chiusi, niente più investimenti e flusso di denaro deviato verso le aree più redditizie. Le speranze dei circa 600 mila italiani malati di Alzheimer e delle loro famiglie subiscono un nuovo brutto colpo. E il numero, considerati gli scenari demografici che attendono l’Italia (entro il 2050 gli over 65, i più colpiti dalla demenza degenerativa, costituiranno il 34% della popolazione italiana), è destinato a crescere sensibilmente, con due conseguenze: un aggravio dei costi per il sistema sanitario e un peso psicologico che graverà su milioni di famiglie. Il motivo per cui la Pfizer farà dietrofront sono gli scarsi progressi compiuti negli anni. In altre parole, la lentezza dei risultati non rende più convenienti gli investimenti compiuti.
(Fonte: tratto dall'articolo)