Dopo l’annuncio da parte del colosso farmaceutico Pfizer dell’abbandono degli studi sull’Alzheimer, la comunità scientifica segnala come sia ancora più importante puntare sulla prevenzione contro questa malattia che finora non ha trovato una possibile cura, un farmaco in grado di contrastare l’Alzheimer. Attualmente ci sono 50 farmaci in sperimentazione sui malati. Nei vertici dei ministeri della salute è stato preso atto che i farmaci finora non hanno dato risultati, sono molto costosi, possono solo attenuare i sintomi per qualche mese, poi danno assuefazione e a volte possono dare pesanti effetti collaterali. Le ricerche sui farmaci, finora svolte sperimentando sui soggetti già con la malattia conclamata, stanno cambiando strategia e si vanno orientando sui soggetti a rischio, o con i sintomi lievi o moderati. Quindi anche il settore farmaceutico sta abbandonando l’idea di poter curare le persone già malate e si sta orientando sulla prevenzione farmacologica, da applicare sui soggetti a rischio, da individuare con la diagnosi precoce, prima che siano colpiti dalla malattia nella forma grave.
(Fonte: tratto dall'articolo)