Un gruppo di ricerca australiano condotto da Csiro (Commonwealth Scientific and Industrial Research Organization) ha presentato i risultati di uno studio sulla retina, uno studio americano, condotto dal team di Cognoptix si è concentrata sul cristallino. In entrambi i casi l’idea è di sfruttare un esame degli occhi poco invasivo – come quello usato dagli oftalmmologi per visualizzare la retina – per identificare la concentrazione di alcune proteine responsabili della formazione delle placche di frammento beta-amiloide presenti nel cervello dei pazienti colpiti dall’Alzheimer. I ricercatori australiani hanno presentato i dati ottenuti su 40 dei 200 partecipanti allo studio, che sarà completato entro la fine dell’anno. Per identificare le proteine beta-amiloidi hanno sfruttato le proprietà fluorescenti della curcuma, l’ingrediente principale del curry.
La curcuma infatti si lega a queste proteine, e permette quindi la loro rilevazione grazie ad un nuovo sistema sviluppato dal Cedar-Sinai Medical Center di Los Angeles e ampliato dalla società NeuorVision Imaging LLC.
(Fonte: tratto dall'articolo)