Risultati incoraggianti sono stati riscontrati su persone all'inzio della malattia di Alzheimer a cui è stata somministrata la molecola solanezumab. Per la prima volta un farmaco è stato efficace nel modificare i processi base della malattia. Gli studi clinici sono ancora in corso e dovrebbero terminare alla fine dell'anno. La morte delle cellule celebrali nei pazienti, spiegano i ricercatori dell'Università di Edimburgo, è inarrestabile ma la nuova molecola potrebbe essere in grado di mantenerle vive. Il trial clinico ha seguito 1.322 malati per tre anni e mezzo e il farmaco ha ridotto di un terzo il declino mentale rispetto al placebo.
(Sintesi redatta da: Flavia Balloni)