Quando la demenza diventa grave il malato non riesce più a comunicare disturbi fisici e psichici. Nell’incapacità di interpretarne sintomi e sofferenze, si usano troppi sedativi, terapie inappropriate e inutili ricoveri ospedalieri. La necessità di educare i caregiver. L’aspetto paradossale della demenza è che produce quasi sempre due malati gravi: la persona che ne è colpita e, contemporaneamente, il suo caregiver, quasi sempre un familiare. Il primo che con la memoria perde via via la coscienza di sé e la possibilità di comunicare verbalmente, l’altro che non riconosce più il congiunto e non sa intenderne i bisogni soprattutto quando si avvicina la fase terminale con gli strazi e le sofferenze che non di rado comporta. “Sofferenze spesso oltre il sopportabile, ma che non essendo comprese non vengono lenite”, spiega la geriatra Claudia Cantini.
(Fonte: tratto dall'articolo)