Uno studio condotto dai ricercatori della Columbia University Vagelos College of Phisicians and Surgery, recentemente pubblicato sulla rivista Nature Medicine, evidenzia che il “giusto movimento” è consigliabile per la prevenzione e la cura delle malattie neurodegenerative. Secondo i ricercatori i benefici sarebbero imputabili ad un ormone, l’irisina, che viene prodotta dal tessuto muscolare durante lo svolgimento dell’attività fisica e risulta essere carente nei malati di Alzheimer.
Per gli scienziati questi confortanti risultati, inducono ad effettuare ulteriori ricerche riguardo l’effetto protettivo dell’irsina su sinapsi e memoria. Oggi in Francia, si stima che circa 900.000 persone siano affette dal morbo di Alzheimer. Una patologia che ovviamente riguarda in primo luogo i pazienti, ma, nella vita quotidiana, coinvolge anche i propri familiari.
(Sintesi redatta da: Miuccio Angela)