Il farmaco di Eli Lilly in sperimentazione contro la malattia di Alzheimer, donanemab, rallenta il tasso di declino dell’attività cognitiva e funzionale del 32% rispetto al placebo. Ad annunciarlo è stata la stessa aziende farmaceutica , che ha riportato i dati dalla sperimentazione in fase intermedia su un gruppo di pazienti in fase iniziale della malattia. La sperimentazione clinica di 18 mesi, condotta su 272 pazienti, ha evidenziato un tasso di declino più lento del 23% nel Clinical Dementia Rating Scale Sum of Boxes – uno strumento usato per valutare la gravità della demenza – per chi assumeva donanemab. E il candidato di Eli Lilly ha fatto registrare i massimi benefici tra i pazienti che avevano le placche aterosclerotiche più ridotte, dunque in fase iniziale della malattia. L’effetto collaterale dovuto a gonfiore del cervello, noto come ARIA-E, si è verificato nel 27% dei pazienti trattati. La sperimentazione ora proseguirà con un secondo studio su 500 pazienti. Donanemab è un anticorpo messo a punto per rimuovere, a livello del cervello, le placche di proteina beta amiloide, correlate alla malattia. In particolare, il farmaco ha come obiettivo una specifica tipologia di beta amiloide, che può essere rapidamente eliminata, consentendo trattamenti durevoli che agiscono a breve termine.
(Sintesi redatta da: Anna Costalunga)