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Alzheimer, conferme al legame tra placche amiloidi e disbiosi intestinale. Aperte vie preventive

www.pharmastar.it, 14-11-2020

Secondo un recente studio, pubblicato sul “Journal of Alzheimer’s Disease”, si conferma la correlazione, nell'uomo, tra uno squilibrio nel microbiota intestinale e lo sviluppo di placche amiloidi nel cervello, che sono all'origine dei disturbi neurodegenerativi caratteristici della malattia di Alzheimer.

La ricerca è stata condotta da un team costituito dall'Università di Ginevra, insieme a colleghi italiani del Centro Nazionale di Ricerca e Cura per l'Alzheimer e le Malattie Psichiatriche Fatebenefratelli di Brescia, dell'Università di Napoli e del Centro di Ricerca IRCCS SDN di Napoli.

Negli ultimi anni, la comunità scientifica aveva sospettato che il microbiota intestinale svolgesse un ruolo nello sviluppo della malattia: le proteine prodotte da alcuni batteri intestinali, identificate nel sangue dei pazienti, avrebbero potuto infatti modificare l'interazione tra il sistema immunitario e quello nervoso e innescare la malattia.

Questi nuovi risultati rendono possibile prevedere nuove strategie preventive basate sulla modulazione del microbiota delle persone a rischio.

Studi precedenti avevano già dimostrato che la composizione del microbiota intestinale nei pazienti con Alzheimer risulta alterata, rispetto alle persone che non soffrono di tali disturbi.

Il microbiota di tali persone ha infatti una ridotta diversità microbica, con una sovrarappresentazione di alcuni batteri e una forte diminuzione di altri microbi.

Ma l’ulteriore scoperta di un'associazione tra un fenomeno infiammatorio rilevato nel sangue, alcuni batteri intestinali e la malattia, ha portato all’ipotesi infine testata, ovvero se l'infiammazione nel sangue potesse essere un mediatore tra il microbiota e il cervello.

I batteri intestinali possono influenzare il funzionamento del cervello e promuovere la neurodegenerazione attraverso diverse vie: possono infatti influenzare la regolazione del sistema immunitario e, di conseguenza, possono modificare l'interazione tra il sistema immunitario e il sistema nervoso.

(Sintesi redatta da: Anna Costalunga)

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Data dell'articolo2020-11-14
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Fontewww.pharmastar.it
Approfondimenti Onlinewww.pharmastar.it/news//neuro/alzheimer-conferme-al-legame-tra-placche-amiloidi-e-disbiosi-intestinale-aperte-vie-preventive-33864
Subtitolo in stampawww.pharmastar.it, 14-11-2020
Fonte da stampare(Sintesi redatta da: Anna Costalunga)
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Parole chiave: Malattia di Alzheimer Ricerca