L’ultimo capitolo lo scrivono i ricercatori dell’Università di Louisville (Kentucky, USA), che correlano la demenza senile alla presenza del batterio della parodontite cronica nel cervello. Lo studio è stato pubblicato su Science Advances.
“Ora abbiamo forti prove che collegano Porphyromonas gingivalis e la patogenesi dell’Alzheimer” afferma in un comunicato ufficiale Jan Potempa (del Dipartimento di Immunologia orale e Malattie infettive nella Scuola di Odontoiatria), parte del team internazionale guidato dalla californiana Cortexyme, azienda farmaceutica privata in fase clinica. Il quale, però, puntualizza che l’evidenza di causalità è ancora tutta da provare. “Un aspetto ancora più notevole di questo studio è la dimostrazione del potenziale di una classe di terapie molecolari che prendono di mira i principali fattori di virulenza per modificare il decorso dell’Alzheimer”, aggiunge Potempa.
(Fonte: tratto dall'articolo)