Gli Stati Uniti hanno approvato un farmaco utile nella lotta contro l'Alzheimer. È il primo nell'arco di vent'anni. La decisione è stata presa dalla Fda, la Food and Drug Administration ovvero l'ente statunitense che si occupa di regolamentare i prodotti farmaceutici.
Il medicinale si chiama Aducanumab ed è prodotto dalla Biogen. Prende di mira la causa scatenante della malattia neurodegenerativa, e non i suoi sintomi come numerosi altri rimedi, rallentandone la progressione. Consiste in una terapia con anticorpi monoclonali che può essere iniettata per via endovenosa in pazienti con malattia di Alzheimer moderata. Aducanumab si lega infatti a molecole presenti nelle placche amiloidi (il cui accumulo nel cervello è associato alla malattia) riducendo così la corsa della patologia e consentendo alle persone di continuare a svolgere attività quotidiane come pulire casa e fare la spesa.
I dubbi degli scienziati avevano indotto Biogen a interrompere i test nell'ottobre 2020. Un nuovo studio condotto su più larga scala ha tuttavia dimostrato che il farmaco era efficace se somministrato a dosi più elevate. La decisione, che potrebbe avere un impatto su milioni di anziani americani e sulle loro famiglie, scatenerà con ogni probabilità disaccordi tra medici, ricercatori e gruppi di pazienti.
Biogen non ha rivelato immediatamente il prezzo, sebbene gli analisti abbiano stimato che il farmaco potrebbe costare tra i 30mila e i 50mila dollari per un anno di trattamento. Ma un'analisi preliminare di un gruppo ha rilevato che il farmaco avrebbe bisogno di un prezzo compreso tra i 2.500 e gli 8.300 dollari all'anno per ottenere un buon rapporto coi risultati. Intanto, l'Institute for Clinical and Economic Review ha aggiunto che "qualsiasi prezzo è troppo alto" se il beneficio del farmaco non sarà confermato negli studi di follow-up.
(Sintesi redatta da: D'Amuri Vincenzo)