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Di Todaro Fabio

Alzheimer, il linguaggio alterato è un segnale inconfondibile del suo inizio

www.lastampa.it, 20-11-2018

Uno degli ostacoli alla cura dell’Alzheimer - di cui in Italia soffrono seicentomila persone - è rappresentato dall’assenza di sintomi inequivocabili nelle prime fasi della malattia. Quando si arriva ai «buchi» di memoria, solitamente la demenza è già conclamata. A quel punto, c’è poco da fare per ostacolarne la progressione. Ma quello che oggi si sa è che, prima di manifestarsi in modo evidente, l’Alzheimer attraversa una fase che può durare diversi anni, forse anche decenni, durante la quale, nonostante i sintomi siano minimi, la malattia determina i danni cerebrali decisivi che condurranno all’insorgere di quell’insieme di disturbi che va sotto il nome di demenza. Sono diversi i segnali da cogliere che, se messi assieme, devono quanto meno indurre ad approfondire gli accertamenti. Uno di questi è dato dall’alterazione del linguaggio che, in una persona adulta o anziana che non ne ha mai sofferto prima, potrebbe far sospettare una diagnosi di Alzheimer. 

(Fonte: tratto dall'articolo)

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Autore (Cognome Nome)Di Todaro Fabio
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LinguaItaliano
OriginaleNo
Data dell'articolo2018-11-20
Numero
Fontewww.lastampa.it
Approfondimenti Onlinewww.lastampa.it/2018/11/20/scienza/alzheimer-il-linguaggio-alterato-un-segnale-inconfondibile-del-suo-inizio-NaoTSdDDAI8VcXTdk1i57L/pagina.html
Subtitolo in stampawww.lastampa.it, 20-11-2018
Fonte da stampare(Fonte: tratto dall'articolo)
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Di Todaro Fabio
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Parole chiave: Linguaggio Malattia di Alzheimer