Un recente articolo pubblicato sul New York Times ha rivelato come in una tribù amazzonica studiata per anni non vi fosse alcun segno di Alzheimer negli anziani, nonostante la presenza del solo fattore di rischio generico noto: ApoE4.
Il giornalista ipotizzava come ciò potesse essere collegato alla presenza di infezioni parassitarie. Stimolati da questa osservazione, l’Università degli Studi di Milano e la Fondazione Don Gnocchi (prof. Clerici, Taramelli e Basilico e dr.sse Saresella e Banks) hanno condotto uno studio che ha verificato la possibilità che l’infezione con Leishmania, un parassita endemico in Amazzonia, possa inibire l’attivazione dell’inflammasoma e lo sviluppo di infiammazione in cellule stimolate con amiloide, o di pazienti con malattia di Alzheimer.
(Fonte: tratto dall'articolo)