È stato realizzato in un’innovativa versione online l’Alzheimer Lab, un progetto di Fondazione Sacra Famiglia per supportare caregiver e familiari nell’assistenza quotidiana a persone affette da demenza e Alzheimer.
Attraverso un centinaio di video-tutorial dedicati al benessere psicologico e alla stimolazione cognitiva e fisica del malato, i professionisti della Fondazione offrono suggerimenti e aiuto per un corretto approccio nell’assistenza quotidiana alla persona affetta da questa condizione.
La piattaforma Alzheimer Lab mette a disposizione un centinaio di video-tutorial e contenuti di supporto al caregiver all’interno di una library digitale disponibile sul canale YouTube di Fondazione Sacra Famiglia.
Il canale del progetto Alzheimer Lab, finanziato dalla Fondazione di Comunità Milano, è un vero e proprio percorso di formazione dedicato a chi si occupa della cura e dell’assistenza al malato. Michele Restelli, direttore Servizi anziani e disabili di Fondazione Sacra Famiglia commenta: «Chiunque si occupi della cura e assistenza ad un familiare affetto da demenza dovrebbe avere la possibilità di accedere a strumenti e conoscenze per svolgere al meglio il ruolo assistenziale. L’obiettivo del progetto Alzheimer Lab è quello di formare il caregiver per migliorare di conseguenza la salute e il benessere dell’anziano che vive presso la propria abitazione».
Prendersi cura di una persona affetta da demenza richiede un notevole carico di energie fisiche e soprattutto emotive: è fondamentale pertanto fornire uno spazio di accoglienza, ascolto e supporto che possa alleggerire il percorso quotidiano di assistenza dei caregiver. Per questo Fondazione Sacra Famiglia, accanto al progetto Alzhiemer Lab ha attivato uno sportello virtuale di supporto psicologico dedicato ai familiari e alle persone che si prendono cura dell’anziano al domicilio. «La sfida dei servizi sociosanitari oggi», prosegue Michele Restelli, «è quella di sviluppare un’assistenza integrata incentrata sul caregiver, trasferendo capacità e abilità per gestirsi, per quanto possibile, in autonomia e nel proprio contesto di vita, restando sempre in collegamento con una rete di servizi in grado di attivarsi al bisogno».
(Fonte: tratto dall'articolo)