La direttrice Amalia Bruni del Centro regionale di neurogenetica di Lamezia Terme in Calabria, spiega che le regole di restrizione legate alla pandemia da Covid-19 possono essere particolarmente dure per chi soffre di Alzhemeir o altre forme di demenza e anche per i loro congiunti. Per i pazienti con Alzheimer non poter andar fuori per la consueta passeggiata può significare un aumento dell'ansia e, quindi, un peggioramento del loro stato di salute. Inoltre la chiusura dei luoghi di assistenza sanitaria e sociale, come gli ambulatori medici, i caffè Alzheimer e i centri diurni, fa sì che l'accudimento dei pazienti gravi interamente sui propri familiari che, senza quelle poche ore di relax, non riescono a recuperare le energie fisiche ed emotive per sostenere i pazienti, con il rischio dell'aumento di disturbi comportamentali non solo nel paziente ma anche nel familiare stesso.
Un circolo vizioso che va evitato aiutando i caregiver. Per questo numerose strutture sanitarie e associazioni di volontariato hanno ampliato l'assistenza via web o via telefono e alcune hanno delle linee dedicato al supporto psicologico delle famiglie.
(Sintesi redatta da: Macheda Maria Gabriella)