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Cerati Francesca

Alzheimer, le nuove terapie (ri)aprono la strada ai vaccini

Il Sole 24 ore, 19-12-2023

Per la rivista scientifica Science la scoperta dell’anno sono gli anticorpi monoclonali che rallentano la neuro degenerazione in chi soffre di Alzheimer nello stadio iniziale, che hanno consolidato l’idea che la rimozione della beta-amiloide sia la chiave per combattere la malattia. L'interesse per i vaccini contro l’Alzheimer segue un primo tentativo, che risale a più di 20 anni fa, poi abbandonato dopo che il 6% dei volontari dello studio ha sviluppato un’infiammazione cerebrale nota come meningoencefalite, determinata da una risposta fuori controllo delle cellule T del sistema immunitario. 


Ora gli scienziati, compresi quelli di Vaxxinity, AC Immune e Prothena, credono di aver capito cosa è andato storto con il primo vaccino e hanno intrapreso una strada più sicura, infondendo nei pazienti anticorpi artificiali altamente mirati che dovrebbe provocare una risposta immunitaria senza causare un’eccessiva infiammazione. Quello più avanti è il vaccino di Vaxxinity (UB-311) che ha già completato un piccolo studio di Fase 2 su 43 volontari, pubblicato su eBioMedicine di The Lancet. 


I risultati mostrano che il vaccino è sicuro e tollerabile dopo 78 settimane, con quasi tutti i partecipanti che hanno prodotto una risposta anticorpale. Non si sono verificati casi di gonfiore cerebrale, ma il 14% ha sviluppato emorragia cerebrale, un effetto collaterale comune anche ai trattamenti con anticorpi monoclonali. L’altro vaccino, quello sviluppato da AC Immune, è in fase 1, non ha causato alcuna meningoencefalite, ma solo un sottogruppo di partecipanti ha sviluppato una risposta immunitaria. 


L’azienda sta ora testando una versione riformulata e sta collaborando con Johnson & Johnson a un vaccino che prende di mira la proteina tau, anch’essa associata all’Alzheimer perché coinvolta nella morte delle cellule cerebrali. Prothena, infine, nata dieci anni fa da un’azienda che ha co-sviluppato il primo vaccino per l’Alzheimer, spera di iniziare l’anno prossimo la sperimentazione di un vaccino che colpisca sia la beta-amiloide sia la tau, con l’obiettivo di prevenire la malattia.

(Sintesi redatta da: Nardinocchi Guido)

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Autore (Cognome Nome)Cerati Francesca
Casa Editrice, città
Collana
Anno Pubblicazione2023
Pagine
LinguaItaliano
OriginaleSi
Data dell'articolo2023-12-19
Numero
Fonte
Approfondimenti Online
FonteIl Sole 24 ore
Subtitolo in stampaIl Sole 24 ore, 19-12-2023
Fonte da stampare(Sintesi redatta da: Nardinocchi Guido)
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Parole chiave: Farmaci Malattia di Alzheimer Ricerca