L'Irccs San Raffaele di Roma e la Facoltà di Medicina Tradizionale cinese dell'Università di Shanghai hanno sottoscritto un protocollo di collaborazione sulla riabilitazione motoria e cognitiva. Gli scienziati del centro di ricerca romano condivideranno con i medici della Repubblica Popolare cinese sia le metodologie di neuroriabilitazione che i progetti di ricerca.
«L'idea alla base del protocollo - spiega Jian-Guang Xu, direttore della Facoltà di Medicina Tradizionale cinese dell'Università di Shanghai - è quella di riuscire a far fronte comune ai deficit funzionali a lungo termine causati da malattie o lesioni cerebrali quali l'ictus, che dal 2015 è diventato la principale causa di morte e disabilità in Cina».
L'accordo permetterà anche di allargare ad una platea molto vasta i diversi studi già avviati dai ricercatori del San Raffaele potendo contare in Cina di ospedali che complessivamente dispongono di oltre dieci mila posti letto e servono una popolazione di diverse centinaia di milioni di abitanti.
Per i ricercatori italiani del dipartimento Neuroscienze e Neuroriabilitazione del San Raffaele i cinesi hanno una tecnologia di alto livello e una casistica smisurata, ma hanno bisogno di metodo di ricerca, di una entratura più solida sulle riviste scientifiche, e anche di contatti più continuativi con gli organismi internazionali.
Questa collaborazione, sancita a Roma con un accordo quadro, può essere molto interessante soprattutto in termini di raccolta di casi essendo in Cina in grado di portare avanti gli studi su migliaia e migliaia di pazienti e in tempi molto rapidi.
(Sintesi redatta da: Lupini Lucio)