La malattia di Alzheimer è la sesta causa di morte negli Stati Uniti e la causa più comune di demenza in tutto il mondo. Colpisce circa 5,8 milioni di persone in Usa e 44 milioni di persone in tutto il mondo. Un team del Van Andel Research Institute (Michigan, Usa), ha identificato un nuovo meccanismo che accelera l'invecchiamento del cervello e dà origine alle caratteristiche biologiche più devastanti della malattia di Alzheimer.
Unificando precedenti ricerche sull'origine molecolare della malattia, gli esperti hanno mappato la 'strada della morte' delle cellule cerebrali dei malati. Lo riporta la rivista 'Nature Communications'. Gli scienziati americani hanno dato uno sguardo completo agli interruttori delle cellule cerebrali di persone a vari stadi dell'Alzheimer e li hanno confrontati con le stesse dinamiche in persone sane. Hanno scoperto che, nel normale invecchiamento, c'è una progressiva perdita di importanti segni epigenetici su questi di questi interruttori. Tale perdita è accelerata nel cervello delle persone con l'Alzheimer, facendo in modo che le loro cellule cerebrali agiscano come se fossero più anziane e rendendole vulnerabili alla malattia.
(Sintesi redatta da: Carrino Antonella)