Un nuovo studio condotto sul Dna di oltre 400mila individui ha confermato la poligenicità della malattia di Alzheimer. Condotto dai ricercatori dell’Università Statale di Milano, lo studio è stato pubblicato sulla rivista scientifica Nature Communications.
Il team di ricerca ha avuto il compito di selezionare opportunamente i pazienti inseriti nell'indagine, garantendo l’accuratezza della procedura clinica indispensabile per l’attendibilità dell’analisi genetica. Questo grazie all’impiego delle tecniche e metodologie neuropsicologiche, neurochimiche, genetiche e radiologiche più avanzate, che consentono ad oggi una precisione diagnostica a livello molecolare della malattia.
L’Università degli Studi di Milano ha così comunicato i risultati ottenuti attraverso la ricerca: “Scoperte sei nuove varianti geniche alla base dell’Alzheimer e studiato un punteggio di rischio poligenico in grado di identificare i soggetti ad elevato rischio di sviluppare la malattia. La ricerca, pubblicata sulla prestigiosa rivista Nature Communications, rappresenta il più grande studio genetico a oggi realizzato, grazie al contributo di tutti i più importanti gruppi di ricerca europei e americani, riuniti e coordinati in un unico grande consorzio multinazionale. Allo studio hanno contribuito i ricercatori dell’Università Statale di Milano che lavorano in due Unità del Policlinico di Milano: quella di Neurologia – Malattie neurodegenerative (di cui fa parte il Centro Dino Ferrari) e quella di Geriatria”.
(Sintesi redatta da: D'Amuri Vincenzo)