Un nuovo esame del sangue potrebbe consentire di individuare la malattia di Alzheimer fino a vent'anni prima della comparsa dei primi sintomi, nelle persone a rischio genetico; lo stesso test è in grado di distinguere con notevole precisione l'Alzheimer da altre forme di demenza, come la cosiddetta demenza fronto-temporale. Sono i risultati annunciati da Oskar Hansson dell'Università di Lund (Svezia) nel corso del congresso internazionale virtuale dell'Alzheimer's Association e pubblicati in contemporanea su Jama (Journal of the American Medical Association). Il nuovo esame consente di svelare nel sangue la presenza di fosfo-tau 217 (p-Tau-217), una delle proteine anomale che compongono i grovigli proteici che si accumulano nel tempo nel cervello delle persone affette da questa malattia, insieme alle cosiddette placche amiloidi.
(Sintesi redatta da: Linda Russo)