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Manacorda Elisa

Alzheimer qualcosa si muove

La Repubblica, 25-02-2020, p.44

Sono poche le buone notizie per quanto riguarda i farmaci contro l’Alzheimer, tanto che diverse case farmaceutiche si sono ritirate dagli studi. Però è di pochi giorni fa la notizia che si è tornati a lavorare su aducanumab, un anticorpo monoclonale sviluppato da Biogen, Comunque dal 2003 non è stato trovato nessun farmaco per questa terribile malattia. 


In questo momento sono 28 le molecole arrivate alla fase III, quella che precede l’arrivo sul mercato, un risultato misero se si confronta con le altre aree terapeutiche.
E’ anche vero che la sperimentazione è partita da poco tempo rispetto alle altre patologie e che l’Alzheimer è asintomatica per un lungo periodo, e agli inizi viene ancora molto sottovalutata e si arriva alla diagnosi troppo tardi. Perché lavorare su un cervello già danneggiato è, per ora , impossibile, oltre al fatto che sotto la denominazione Alzheimer mettiamo una miriade di manifestazioni diverse, mentre per trovare le terapie, bisogna imparare a distinguere le. Per questo si lavora molto su come arrivare a diagnosi precoci.


Ora si può “vedere” la malattia in molti modi, cercando i marcatori dell’Alzheimer nel liquor cefalorachidiano o evidenziando con una PET il radiofarmaco che si “attacca” ai grovigli di tau e proteina beta amiloide. Sono però prove costose che non possono essere sostenute dal sistema sanitario. In attesa del farmaco, bisogna adottare come strategia uno stile di vita virtuoso.

(Sintesi redatta da: Balloni Flavia)

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Autore (Cognome Nome)Manacorda Elisa
Casa Editrice, città
Collana
Anno Pubblicazione2020
Pagine44
LinguaItaliano
OriginaleSi
Data dell'articolo2020-02-25
Numero
Fonte
Approfondimenti Online
FonteLa Repubblica
Subtitolo in stampaLa Repubblica, 25-02-2020, p.44
Fonte da stampare(Sintesi redatta da: Balloni Flavia)
Volume
Approfondimenti
Manacorda Elisa
Attori
Parole chiave: Malattia di Alzheimer