In Italia, oltre 1,2 milioni di persone sono colpite da una demenza e il 75% di loro e il 64% dei loro familiari denunciano stigma ed esclusione sociale. A questo scopo si sviluppano le Comunità Amiche delle Persone con Demenza. L'iniziativa nasce da un progetto dell'Alzheimer's Society inglese, portato avanti per l'Italia dalla Federazione Alzheimer Italia e descritto su Dementia Friendly. Attualmente in Italia ci sono già 44 Comunità, elencate sulla pagina del progetto: si tratta di quartieri, paesi o città in cui sono in atto numerose attività e iniziative di sensibilizzazione, rivolte alla popolazione, sul tema della demenza.
L'obiettivo, in queste Comunità, è far conoscere la malattia e creare una rete di cittadini che sappiano rapportarsi alle persone con demenza. "Molto spesso è la mancanza di conoscenza che ci spinge ad avere paura e a tenerci a distanza, non fornendo il nostro aiuto, anche piccolo", sottolinea Mario Possenti, segretario generale della Federazione Alzheimer Italia. "Sapere cosa vive chi soffre di una demenza è utile per capire come entrare in contatto, soprattutto in caso di bisogno".
Fra le attività dedicate alle persone con Alzheimer insieme alle loro famiglie, ci sono visite guidate a tema culturale e storico, corsi di ginnastica, percorsi di formazione a farmacisti, vigili urbani, commercianti e bibliotecari, per insegnare come parlare a chi soffre di demenza e come agire in caso di necessità. C'è anche il supermercato 'amico', dove si abbassa la musica per far star bene tutti.
Sono poi previste attività pratiche di supporto ai pazienti e ai familiari, come l'organizzazione di alcuni spostamenti tramite pullman dedicati e la realizzazione di modifiche ambientali, quali la creazione di un numero adeguato di scivoli sui marciapiedi. In Italia è anche possibile fare parte di "Amici delle Persone con Demenza", seguendo un corso formativo online sul sito Dementia Friendly che affronta i principali argomenti medici e gli aspetti comportamentali e relazionali legati alle demenze.
(Sintesi redatta da: Anna Costalunga)