Dopo l’annuncio della scorsa settimana da parte di ricercatori dell’Università Washington e di St. Louis rispetto a una analisi del sangue che permette di individuare precocemente chi si ammalerà di Alzheimer, si è aperto un dibattito tra gli esperti italiani di questa malattia.
Arnaldo Benini, neurochirurgo e neurologo ne contesta la validità, poiché gli amiloidi, che vengono individuati dall’esame del sangue, non sono causa della demenza.
Si contesta inoltre che, a livello psicologico, il fatto di dire a qualcuno che potrebbe sviluppare l’Alzheimer, malattia al momento senza rimedi, provoca solo angoscia nella persona interessata.
Il gruppo di St. Louis, comunque, ha sottolineato che il test, quando sarà disponibile, servirà per arruolare le persone negli studi sui farmaci, più che per fare diagnosi su chi non ha sintomi.
(Sintesi redatta da: Balloni Flavia)