Esponendo dei topi a determinati impulsi luminosi, i ricercatori del Picower Institute for Learning and Memory sono riusciti a bloccare il processo di neurodegenerazione. I risultati di un nuovo studio condotto da Li-Huei Tsai, il direttore del Picower Institute for Learning and Memory del MIT di Boston, suggeriscono che in futuro potrebbe essere possibile rallentare il decorso del morbo di Alzheimer e il suo processo degenerativo tramite una nuova terapia basata sull’esposizione degli occhi dei pazienti a impulsi luminosi a frequenze specifiche per un’ora. La ricerca, pubblicata sulle pagine della rivista specializzata Neuron, è il frutto di una serie di test condotti sui topi. Da poco, il team di ricerca ha avviato una sperimentazione clinica di fase 1 sui pazienti, con una nuova terapia basata su stimolazione luminosa e acustica in contemporanea.
(Fonte: tratto dall'articolo)