Ad oggi ancora in via sperimentale, il nuovo esame diagnostico per la diagnosi dell’Alzheimer prevede dei semplici test all’occhio, come quelli che si fanno dall’oculista, per verificare la presenza di eventuali corpi anomali nella retina, i quali sono un diretto segnale della presenza della proteina amiloide nel cervello, considerata come uno dei fattori scatenanti del morbo. I test in questione sono la Tomografia Ottica Computerizzata e l’autofluorescenza laser blu. Si tratta di esami veloci, indolori e poco costosi, ma che offrono massima resa nella diagnosi dell’Alzheimer e in grado di prevedere l’insorgenza della malattia con 10/15 anni di anticipo.
In questo modo i medici specialisti avranno tutto il tempo di verificare lo stato di avanzamento della demenza, potendo così intervenire nel migliore dei modi con terapie ad hoc ed interventi farmacologici. Al momento la sperimentazione è in atto su 63 pazienti USA considerati a rischio, dato che dalla diagnosi dell’Alzheimer è risultato che tutti presentavano delle anomalie nella retina. Il loro stato di salute verrà monitorato nel tempo per verificare se effettivamente si ammaleranno. Questo lascia presupporre quindi che ci vorranno ancora un bel po’ di anni prima che questo nuovo sistema diagnostico diventi alla portata di tutti.
(Fonte: tratto dall'articolo)