Papa Francesco si è di nuovo soffermato, nell’omelia di lunedì mattina, sul tema della «cultura dello scarto», cioè il modo utilitaristico in cui la società tratta gli anziani e la vecchiaia in generale, ma anche l’egoismo con cui si rapporta alle nuove generazioni. Il Papa commenta «L’abbondanza della vecchiaia e della fanciullezza, è questo il segnale, quando un popolo cura i vecchi e i bambini, li ha come tesoro, questo è il segnale della presenza di Dio, è la promessa di un futuro». L’inverno demografico è un impoverimento collettivo, così come l’incuranza o il disprezzo della vecchiaia, perché quando si trascurano i vecchi si perde la tradizione, tradizione che è la garanzia del futuro. «E’ questa che è il succo delle radici, che fa crescere l’albero e dare fiori e frutti. È una società sterile per ambedue le parti e così finisce male».
(Sintesi redatta da: Balloni Flavia)