Secondo Amartya Kumar Sen - premio Nobel per l’Economia (1998), la copertura sanitaria universale è perseguibile e può essere realizzata perfino in tempi brevi anche nei paesi a reddito basso. Tra gli obiettivi del millennio fissati dall'Onu, ispirato dalle teorie di Amartya Sen, è indicato quello di garantire, entro il 2030, a tutti i cittadini, l’accesso a prestazioni sanitarie essenziali e di qualità senza partecipazione diretta alla spesa (se non entro il 15-20%) al momento dell’erogazione. Lo scienziato ha mostrato come la copertura sanitaria universale, oltre a garantire performance superiori in termini di aspettativa di vita e di mortalità evitabile, può contribuire in modo decisivo alla crescita economica e alla riduzione della povertà e delle diseguaglianze. Infatti, da un lato una popolazione che invecchia mantenendosi in migliori condizioni di salute è più produttiva sul lungo termine e dall’altro la presenza di copertura universale consente di evitare l’azzeramento dei patrimoni e la riduzione della capacità reddituale per le famiglie con redditi medio-bassi in presenza di rischi sanitari catastrofici, evitando l’ampliarsi della quota di popolazione in condizioni di povertà.
(Fonte: tratto dall'articolo)