Lo psichiatra Massimo Ammaniti da domenica 10 gennaio sarà su RaiTre alle 10.00 con “La quarta età”. Intervisterà dieci splendidi novantenni, mezz’ora di riflessioni a ruota libera con Andrea Camilleri, Raffaele La Capria, Alfredo Reichlin, Giovanni Sartori, Bonaria Manca, Licia Borrelli Vlad, l’editorialista di Repubblica Mario Pirani, (scomparso lo scorso aprile), Giorgio Albertazzi, Angela Bianchini e lo sceneggiatore Enrico Medioli. «Mi hanno ispirato due persone» racconta Ammaniti «un grande amico americano, il professor Jerome Bruner, che ha 100 anni e fino ai 98 ha insegnato alla New York University, e Rita Levi Montalcini che a cento anni ha parlato per un’ora con una delegazione cinese che voleva comprare un suo brevetto. “Il brevetto ci interessa” fu la risposta “ma ci interessa di più sapere cosa prende lei per continuare a funzionare come funziona”». «Questi novantenni sono il nostro patrimonio e rappresentano gli antesignani di quello che sarà il futuro: oggi un bambino ha un’aspettativa media di vita di 140 anni». In una società che non ammette imperfezione, la quarta età va controcorrente. «Proprio perché si parla tanto di rottamazione» dice Ammaniti «ricordo che siamo dotati di apprendimento evoluto, c’è una trasmissione del sapere attraverso le generazioni: le vecchie trasmettono alle nuove la cultura e anche il modo di affrontare la vita. Disperdere questo patrimonio è un delitto, i vecchi sono la nostra ricchezza».
(Sintesi redatta da: Flavia Balloni)