La Federazione Alzheimer Italia, per migliorare la qualità della vita dei malati, propone di trasformare quartieri o piccoli comuni in comunità dementia friendly: dal giornalaio al panettiere, dal bibliotecario al vigile urbano, tutti saranno capaci di riconoscere un malato di Alzheimer, di trattarlo con umanità e di aiutarlo se ha bisogno. Mercoledì 16 settembre la Federazione Alzheimer Italia (che riunisce e coordina 47 associazioni) ha lanciato la proposta durante il convegno che ha organizzato a Palazzo Marino, Ricordati di me, in occasione della XXII Giornata Mondiale Alzheimer (che si celebra il 21 settembre). Secondo il Rapporto mondiale, ci sono attualmente in Italia 1,1 milioni di persone con demenza, destinate ad aumentare nei prossimi anni comportando un notevole incremento di costi. Gabriella Salvini Porro, presidente della Federazione, afferma che non essendoci per ora cure efficaci, diventa necessario creare progetti che permettano ai malati e ai loro familiari una qualità della vita migliore. A partire dalle esperienze positive realizzate in altri Paesi europei, la Federazione propone di creare una rete di persone che sappiano come rapportarsi con i malati, in grado di accoglierli nel momento in cui si presentano in negozi e locali di diverso genere.
(Fonte: www.fondazioneleonardo.it)