Dopo gli orrori della casa di riposo di Parma, con gli anziani non autosufficienti costretti a subire violenze e maltrattamenti di ogni sorta, ora tocca a una casa protetta di Rimini come racconta un giornale locale, dove grazie alla denuncia di un dipendente sono emerse agghiaccianti angherie ai danni di chi non ha più voce, di chi non può difendersi.
L’Auser – l’associazione per l’invecchiamento attivo- per cercare di porre fine a questa sequenza di crimini propone alle istituzioni alcune iniziative: introduzione di telecamere come deterrente; una legge che introduca un’aggravante consistente per i reati commessi nelle strutture assistenziali “un disegno di legge presentato dal Ministro Lorenzin in Senato che prevede un aumento di un terzo della pena per chi commette questi atti all’interno delle strutture socio sanitarie, è fermo da oltre tre anni” sottolinea a questo riguardo Costa, presidente nazionale Auser.
La presenza costante e strutturata del volontariato è un’altra delle proposte avanzate da Auser: “le strutture sia pubbliche che private devono aprirsi al volontariato attraverso delle convenzioni, questo aiuterebbe a migliorare i servizi alle persone e garantirebbe più trasparenza”.
L’Auser propone inoltre di istituire un Albo nazionale del personale professionalizzato e certificato che opera nelle strutture ed il Garante della Fragilità con competenze su anziani, bambini, disabili.
(Fonte: tratto dall'articolo)