Secondo un nuovo studio pubblicato sul British Journal of Psychiatry, un "impegno culturale" assiduo potrebbe contribuire a diminuire il rischio di insorgenza di disturbi mentali in età avanzata. Basandosi sui dati ottenuti da più di 2000 adulti con più di 50 anni partecipanti all'English Longitudinal Study of Ageing (ELSA), i ricercatori hanno scoperto che i soggetti che avevano partecipato a mostre, visto film o spettacoli teatrali almeno una volta al mese o più avevano il 48% di possibilità in meno di sviluppare disturbi depressivi.
Anche chi aveva praticato attività culturali una volta ogni qualche mese, aveva comunque beneficiato di un rischio ridotto del 32%. "In generale, le persone conoscono i benefici del mangiare frutta e verdura ogni giorno e del fare esercizio fisico e mentale, ma ancora in pochi sanno che le attività culturali presentano benefici simili", ha affermato Daisy Fancourt della UCL(University College London).
La dottoressa Amanda Thompsell, direttrice della Facoltà della terza età al Royal College of Psychiatrists, sottolinea che, nonostante i risultati siano promettenti, praticare queste attività non è una panacea per curare la depressione. "Questo richiede un approccio basato sull'impiego di terapie verbali e di farmaci nel caso di mancata risposta da parte dell'anziano o di forma più grave di patologia", ha affermato.
(Fonte: tratto dall'articolo)