Oggi il tema dell’eutanasia si sta prepotentemente imponendo alle coscienze, ma – ci ricorda l’autore di questo libro – il fervore intorno alle pratiche eutanasiche si è già registrato in Europa a partire dalla tarda Antichità e sino a tutto il XIX secolo. Si trattava di esperienze caratterizzate da un’amplissima varietà tipologica, contrassegnate talvolta dalla clandestinità, consolidate in particolari nicchie sociali e culture popolari. Nel furtivo colpo di grazia al commilitone moribondo, nella ricerca ossessiva di un improbabile martirio, nell’impropria strumentalizzazione degli apparati della pubblica giustizia, nella tacita azione di un medico compiacente o di una «badante» compassionevole, nell’istituzionalizzazione consuetudinaria di «professionisti» della buona morte, in mille superstizioni e in mille rituali tinteggiati di una singolare religiosità, possiamo rintracciare quell’istanza forse troppo umana di un ultimo gesto di pietà. (Fonte: www.mulino.it)