In occasione del 54° Festival del Teatro greco, lo scrittore Andrea Camilleri ha messo in scena un monologo, scritto da lui stesso, su Tiresia: colui che per volere del caso e del capriccio degli dei, fu uomo, donna, cieco e indovino. Regista Roberto Andò che sottolineato la scelta “memorabile” dello scrittore di farlo a questo punto della sua vita. Il lungo racconto parte dal mito e termina nella cinematografia di Woody Allen e ha, come filo conduttore, l’indovino che compare nell’Odissea, il profeta reso cieco da Era, punito perché rivelava i segreti degli dei. Tiresia è protagonista di una conversazione solitaria, nel corso della quale Camilleri, meditando ad alta voce sulla cecità e sul tempo, sulla memoria e sulla profezia, ha narrato il suo viaggio di 93 anni nella vita e nella Storia. Citando Borges, Camilleri ha detto: " Noi tutti siamo il teatro, il pubblico, gli attori, la trama, le parole che udiamo, e questo è vero per tutti, ma ancor di più per un cieco. Da quando non vedo più, io vedo meglio, vedo con più chiarezza".
(Sintesi redatta da: Carrino Antonella)