Le regole dell'anticipo pensionistico, introdotto in via sperimentale fino al 31 dicembre 2018, sono contenute in un testo di tre pagine e di dodici commi che Qn (Quotidiano nazionale) ha anticipato.
Vi sono scritte le regole del prestito, ma, come scrive sempre Qn, c'è anche una novità che riguarda l’introduzione di un credito di imposta sugli interessi e sui premi assicurativi pagati, credito che dovrebbe servire a ridurre comunque il costo del rimborso.
Per l'Ape (anticipo pensionistico) l'età minima fissata è di 63 anni e l'anticipo massimo è di tre anni e sette mesi. Il meccanismo si fonda su un prestito ventennale, con rimborsi a partire dalla conquista della pensione vera e propria. L’Ape dovrebbe essere pari a circa il 95% della pensione che si otterrà, a meno che il datore di lavoro versi i contributi per gli anni mancanti e ciò aumenterebbe l'importo della pensione.
Tuttavia, oggi il ministro del Lavoro non è stato chiaro sulle categorie di lavoratori che potranno beneficiare dell'Ape. "È presto per rispondere. Il confronto coi sindacati è ancora aperto per individuare le categorie secondo i parametri concordati, tenendo conto delle risorse disponibili", ha detto Poletti.
(Fonte: tratto dall'articolo)